Eliminazione barriere architettoniche di Scicli (2004)

  • Tipologia: Sistemazione urbana
  • Intervento:Adeguamento L. 13/89
  • Ubicazione: Scicli (RG)
  • Committente: Comune di Scicli              
  • Anno: 2004 – 2007                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

SPAZI PUBBLICI

Per la progettazione degli Spazi pubblici la norma di riferimento vigente è il D.P.R. 24 luglio 1996 n° 503 “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici e spazi pubblici” e nello specifico i primi 13 art. Tale D.P.R. tuttavia rinvia per specifiche e soluzioni tecniche al D.M. del 14 giugno del 1989 n° 236 e nello specifico agli artt. 4.2.1, 4.2.2, 8.2.1 e 8.2.2.

            In ottemperanza a tale regolamentazione e in aderenza a quanto riscontrato nell’analisi di rilievo sono state progettate cinque tipologie di rampe per il superamento del dislivello tra il piano stradale e il marciapiede (percorso pedonale) utilizzate diversamente a secondo dei casi riscontrati:

1)      Rampa tipo A – Scivolo a settori circolari in lastre di basolato di calcare forte composto da un apertura di angolo di 15°, raggio esterno di cm 150 e raggio interno di cm 50. La pendenza del 12 % consente il raccordo tra dislivelli che non superano i cm 15 di altezza

2)      Rampa di tipo B – Scivolo rettilineo con rampa a piano inclinato e raccordi triangolari, tutto in lastre di basolato di calcare forte. L’adozione di raccordi triangolari posti al lato della rampa agevola il transito dei pedoni che intersecano il manufatto percorrendo il marciapiede;

3)      Rampa di tipo C1 – Scivolo rettilineo in piastrelle di asfalto o basolato di calcare forte con rampa a piano inclinato posto ortogonalmente e pendenza dell’8 %. La soluzione si adatta all’esigenza di interrompere i percorsi pedonali in prossimità di incroci con il marciapiede che perimetra l’edificio. L’area di protezione della rampa dovrà essere protetta da un paletto dissuasore e delimitata da segnaletica orizzontale in base al senso di marcia della viabilità. Rampa di tipo C2 – Analoga alla precedente ma con il marciapiede che si interrompe all’angolo dell’edificio invece di perimetrarlo;

4)      Rampa di tipo D – Scivolo rettilineo con doppia rampa a piano inclinato in piastrelle di asfalto o basolato di calcare forte. L’adozione della doppia rampa collocata nel senso longitudinale rispetto alla direzione del percorso permette di raccordare l’area pedonale con il passo carrabile che la interseca, oppure consente l’utilizzo di un attraversamento pedonale qualora il dislivello eccessivo tra l’area pedonale e carrabile non consentano alle rampe di raggiungere pendenza a norma.

EDIFICI PUBBLICI

            Per quanto riguarda gli edifici pubblici il presupposto di base è il già citato D.P.R. 24 luglio 1996 n° 503, ma soprattutto il D.M. del 14 giugno del 1989 n° 236 dove vengono sanciti i tre gradi di fruibilità dell’edificio: l’accessibilità, la visitabilità e l’adattabilità. Riprendendo quanto specificato nella norma , a cui si rimanda per un eventuale approfondimento, si citano le definizioni:

1)      accessibilità: si intende la possibilità, anche a persona con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire spazi e attrezzature in condizione di adeguata sicurezza e autonomia;

2)      visitabilità:  si intende la possibilità, anche da parte di persona con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare;

3)      adattabilità: si intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.

Infine la norma specifica a secondo della destinazione d’uso dell’immobile quale deve essere il grado di fruizione e gli interventi progettuali sia per quanto riguarda le nuove costruzioni che l’adeguamento di fabbricati già esistenti.

            Gli edifici pubblici oggetto dell’intervento sono: biblioteca comunale; Farmacia comunale e servizio 118; ufficio delle poste e telecomunicazioni; ex comando vigili urbani, ufficio scolastico e sevizio di guardia medica; scuola elementare Quasimodo Jungi; scuola elementare – media inferiore Cava D’Aliga, Scuola elementare – materna Sampieri.

Per questi edifici è stata prevista per lo più la seguente scheda di progetto per l’esterno e l’interno.

Esterno:

PARCHEGGI PER PORTATORI DI HANDICAP: E’ stato previsto un parcheggio in linea di dim. mt 6,00 x mt 2,00

ACCESSI: Sono da modificare le maniglie.

PIATTAFORMA DI DISTRIBUZIONE: Vanno previste le tabelle segnaletiche.

SCALE   ESTERNE: Va realizzato il corrimano e  fatte rigature antisdrucciolo.

RAMPE: Va realizzata una rampa delle seguenti caratteristiche; Larghezza (min. 150 cm.), pendenza (max 8%). La rampa presenta le seguenti caratteristiche: struttura in cls debolmente armata (fondazione, muro di sostegno, soletta rampa), cordolo laterale h. cm 10, pavimento in cemento rigato per aumentare l’aderenza, doppio corrimano realizzato con tubolare in ferro di diam. mm 30 posto ad altezza cm 75 per bambini e cm 95 per adulti e sorretto da traversi in tubolare dello stesso spessore, rivestimento laterale in lastre di travertino spess. cm 2, copertina per il cordolo in travertino dello spess. di cm 2 smussato nella parte superiore e con gocciolatoio in quella inferiore.

Interno:

PORTE : Vanno cambiate le porte adeguandole alle seguenti caratteristiche: Larghezza (luce netta minima 85 cm.); Tipo di maniglie e sistema di apertura a norma

IMPIANTISTICA: Vanno risistemati tutte le apparecchiature elettriche adeguandole alle seguenti norme: Interruttori elettrici (alt. max. 90 cm.)

PAVIMENTAZIONE: Può essere considerata idonea.

LOCALI IGIENICI: E’ stato previsto un locale igienico con le seguenti caratteristiche; Dimensioni secondo quanto prescritto dal D. M. 236/89 e successive modifiche e integrazioni.; Accessori (bagno e lavabo idonei e ad una altezza opportuna, corrimani orizzontali e verticali, distanze tra i pezzi sanitari); Campanello di soccorso.